Su Tuttoscienze de La Stampa di mercoledì 9 ottobre, Elena Cattaneo presenta l’Unistem Tour, che coinvolge alcuni tra i più importanti scienziati italiani in un viaggio che in due anni toccherà tutto il Paese, portandoli nelle scuole per presentarsi, raccontarsi, condividere storie ed emozionare i ragazzi, con l’obiettivo di far sì che le STEM siano protagoniste del futuro.
Ecco l’articolo della senatrice Cattaneo.
“Chi è lo scienziato? Per chi fa ricerca? La parte “antica” del nostro cervello ci porta a ritrarci da chi non conosciamo. Conoscere o ri-conoscere l’altro, quindi, favorisce l’empatia e il confronto. Per questo motivo, quando parlo di fronte a molte persone, la prima cosa che faccio è presentarmi: mi chiamo Elena Cattaneo, sono una scienziata, studio una malattia neurodegenerativa ereditaria, faccio ricerca nel campo delle staminali e mi ritengo fortunata perché lavoro con colleghi da tutto il mondo per capire, conoscere e poi utilizzare ciò che ancora non capiamo o non sappiamo fare.
Chi non ha mai sognato di “risolvere un caso” come Sherlock Holmes, quanti di noi avrebbero voluto provare l’emozione di Neil Armstrong nel poggiare per la prima volta il piede sulla Luna o degli esploratori europei che dopo mesi di navigazione si trovarono di fronte un “nuovo mondo”? La meraviglia della scienza è proprio questa: regala un’occasione, ogni volta unica e differente, di indagare una parte dell’ignoto per trovare la prova che tanto si attendeva, oppure di stupirsi nello scoprire un risultato inaspettato e ancora più importante, o di vedere, ascoltare, toccare qualcosa per la prima volta.
Nella nostra parte fortunata del mondo, la scienza è aperta e accessibile a tutti coloro che abbiano solide idee da sperimentare. Chiede in cambio “solamente” impegno e volontà; immaginazione e concretezza; disponibilità ad amare un’idea e a dedicarle mesi, anni di lavoro e nello stesso tempo flessibilità per lasciarla andare qualora i risultati degli esperimenti provino che non è fondata; coraggio per reagire ai fallimenti e un’inesauribile energia per ripartire su una strada nuova. Per poi lasciare spazio alla gioia di scoprirsi il primo al mondo ad avere ottenuto quel risultato.
Un bellissimo, appassionante “romanzo di formazione”: eppure in Italia, secondo un’indagine Skuola.net in collaborazione con Fondazione Tim, meno di due ragazzi su dieci sono motivati a scegliere una facoltà universitaria STEM (scienza, tecnologia, ingegneria, matematica). Le discipline scientifiche continueranno a essere viste come impegnative e – a torto – poco gratificanti, se non se ne sottolinea adeguatamente l’aspetto di continua crescita personale e collettiva attraverso l’avventura della scoperta.
Il 14 ottobre, da Urbino, alcuni tra i “numeri uno” della scienza italiana inizieranno un viaggio che in due anni toccherà tutto il Paese, entrando nelle nostre scuole per presentarsi, raccontarsi, condividere storie ed emozionare con l’obiettivo di invertire questa tendenza e far sì che le STEM siano protagoniste del futuro dei nostri giovani.
L’UnistemTour è nato dalla collaborazione tra il centro Unistem dell’Università di Milano, che dirigo dal 2006 e che da oltre dieci anni fa divulgazione nelle scuole, e Fondazione Tim, impegnata in modo capillare nella promozione e diffusione della cultura dell’innovazione.
La prima protagonista di questa avventura sarà Vittoria Brambilla che racconterà agli studenti il suo impegno di ricerca nel miglioramento genetico del riso per salvarlo da parassiti e cambiamenti climatici. Le tappe del 2019 coinvolgeranno Michele Del Luca, leader mondiale nel campo delle staminali, che racconterà le sfide della medicina rigenerativa per lo sviluppo di terapie per malattie oggi incurabili; poi Roberto Defez, biotecnologo e straordinario divulgatore, spiegherà perché la ricerca sul miglioramento genetico delle piante è fondamentale per il futuro dell’agricoltura; Fabrizio Benedetti, neuroscienziato, che ha scoperto i meccanismi che possono ingannare il nostro cervello e di conseguenza i nostri giudizi; Telmo Pievani, filosofo, scrittore di meravigliosi libri, svelerà le ultime – e a volte inaspettate – scoperte nel campo dell’evoluzione umana e infine Cristina Cattaneo, antropologa forense, da anni impegnata a dare un nome e una storia a quei corpi che cercavano il loro futuro e una vita, e invece l’hanno persa al largo del Mediterraneo.
Fra i protagonisti del 2020 ci saranno, invece, Fabiola Gianotti, Roberto Burioni, Alessio Figalli e Alberto Mantovani. Grandi nomi, con grandi storie alle spalle, che hanno aderito a questo progetto con entusiasmo. Felici di presentarsi agli studenti per renderli partecipi di questa meraviglia chiamata scienza”.
Elena Cattaneo
Decente della Statale di Milano e senatrice a vita
A questo link è possibile consultare e scaricare l’articolo in formato PDF.