“Un Paese che non fa ricerca resta indietro, culturalmente e civilmente. Perde competitività e opportunità di progresso”. L’importanza degli investimenti pubblici in ricerca e della loro erogazione trasparente e su base competitiva sono temi che ritornano spesso negli interventi della Senatrice Cattaneo. La discontinuità, esiguità e frammentazione dei fondi, la scarsa valutazione dei progetti da finanziare o finanziati, la prossimità con i centri di potere politici o finanziari e i rischi di condizionamento nell’erogazione sono indicati come le criticità maggiori del sistema italiano della ricerca. Criticità che rischiano di penalizzare le idee migliori spingendo tanti ricercatori italiani a cercare (e spesso trovare) un’opportunità all’estero.
La creazione di un’Agenzia nazionale della ricerca, ente terzo e indipendente dalla politica, è la proposta che la comunità scientifica nazionale sostiene da anni per riformare il sistema della ricerca, gestire le erogazioni in maniera uniforme e trasparente e garantire valutazioni puntuali di ciò che viene finanziato.
In difesa dei principi del metodo scientifico – trasparenza, accessibilità, libertà e valutazione del merito – a partire dal febbraio 2016, la Professoressa Cattaneo ha aperto un dibattito pubblico sul progetto Human Technopole, lanciato su iniziativa del governo per il post-Expo. In particolare, denunciandone le procedure improvvisate, arbitrarie e poco trasparenti e l’affidamento, senza competizione, all’Istituto Italiano di Tecnologia, modello di un deragliamento delle regole del metodo scientifico nell’investimento pubblico per la ricerca. Le riflessioni e le analisi della Senatrice su Human Technopole e IIT sono riportate in numerosi articoli, interviste e interventi in Parlamento, oltre che in un documento depositato in Senato il 4 maggio 2016.