Attività promosse dalla Sen. Elena Cattaneo in Senato
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Intervento in Aula della senatrice Cattaneo su Next Generation EU e rilancio della ricerca, 13 ottobre 2020

In occasione delle comunicazioni preventive del presidente Conte in merito al Consiglio europeo del 15-16 ottobre, la Senatrice Cattaneo interviene in aula ricordando l’importanza di investire nei giovani ricercatori per il rilancio dell’economia del Paese e per migliorare la capacità di risposta alle sfide future. Tale previsione, ricorda la senatrice, è stata esplicitamente inclusa nella relazione sulle Linee Guida per il Piano nazionale di ripresa e resilienza, approvata lo stesso 13 ottobre (documento completo scaricabile a questo link).

Di seguito, il discorso della Senatrice Cattaneo. A questo link sul sito del Senato è possibile consultare il resoconto dell’intera seduta.

“Signor Presidente, gentili colleghi,
signori Ministri, gentile Presidente del Consiglio, insieme al dolore, la pandemia ci ha consegnato, a mio avviso, un inevitabile bagno di realtà.
Non c’è alcun El Dorado disponibile fuori dall’Europa; anzi, mi viene da dire che la dimensione europea, pur nella sua complessità, è l’orizzonte minimo
di confronto per l’ulteriore apertura al mondo. L’Europa che guarda avanti e unisce di fronte al pericolo, e che conosco meglio, è quella della ricerca,
che lo scorso settembre ha investito nel programma Horizon 2020 mezzo miliardo di euro per cento progetti dedicati alla lotta contro la pandemia; entro dicembre, investirà un altro miliardo.

Eppure, il prossimo programma Horizon, ovvero il principale strumento di promozione della ricerca europea che guarda al futuro, è quello che più di altri potrebbe pagare le circostanze avverse. Lo scorso 21 luglio, infatti, nelle conclusioni, il Consiglio europeo ha proposto una riduzione di 13,5 miliardi di euro (circa il 10 per cento in meno rispetto alla proposta della Commissione del maggio 2020), che interesserà l’ambito della ricerca di base e applicata, nonché quello umanistico e scientifico. Quello che chiedo a lei, signor Presidente del Consiglio, è di esplorare ogni via utile affinché nelle negoziazioni ancora in corso si elimini questo taglio, valorizzando la volontà del Parlamento europeo, che aveva chiesto di aumentare la dotazione del programma Horizon 2020 a 120 miliardi di euro.

Connesso con questo tema europeo, sul fronte italiano oggi il Senato ha approvato la relazione sulla proposta di linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Scorrendo il documento, vorrei soffermarmi sul tema della ricerca pubblica, focalizzandomi su un elemento specifico, che si trova citato a pagina 29, che impegna il Ministero dell’università e della ricerca alla predisposizione di bandi per l’adozione di un piano straordinario, volto alla creazione di nuovi gruppi di ricerca, guidati da giovani studiosi di ogni ambito disciplinare, selezionati con procedure aperte, trasparenti e competitive, affinché possano sviluppare progetti innovativi e di frontiera. Credo che questa istanza, da declinare anche come strumento di coesione territoriale volta ad attenuare le disuguaglianze geografiche del Paese, possa davvero essere una leva subito disponibile, per un Governo che voglia pensare a iniziative innovative, che facciano sistema e il necessario salto di qualità.

Credo, signor Presidente del Consiglio, che siano necessarie iniziative veramente straordinarie e di rottura, che possano accompagnare l’impegno del Governo, già presente nelle linee guida, di portare la spesa in ricerca e sviluppo al di sopra della media europea, seguendo l’appello lanciato dal professor Ugo Amaldi e fatto proprio da migliaia di studiosi. Avviandomi alla conclusione, questo Governo e questo Parlamento possono rendersi protagonisti di un’iniziativa dirompente, inedita, di una Next generation Italia, che potrebbe guadagnarsi la fiducia del Paese grazie a un investimento cospicuo e trasparente direttamente sulle idee, quelle oggi sconosciute, di cui è disseminato il nostro Paese, che oggi sono fuori dagli schemi, dei giovani studiosi e dei piccoli gruppi da accendere, ovunque siano, che aspettano di germogliare e fare rete.

È con questi investimenti sulle idee piccole ma che osano, signor Presidente del Consiglio, che si può ambire a vincere il più ambito dei premi, che il nostro Paese non vince da decenni. Il nostro Paese ha il capitale cognitivo per arrivarci, ci sono le idee e, per una volta, anche le risorse; mi appello a lei, al Governo e ai colleghi di maggioranza e opposizione, affinché si trovi la determinazione politica per dare corpo all’Italia dei giovani studiosi, affinché si preparino e attrezzino il nostro Paese al meglio per affrontare il futuro.”