Marzo 2017 – In due successive interrogazioni, la Sen.ce Cattaneo ha chiesto al Ministero dell’Economia di chiarire la destinazione finale di partite di giro per centinaia di milioni presenti nel bilanci dell’Istituto Italiano di Tecnologia e il costo finale per il Paese di un prestito di 100 mlioni erogato da Cassa depositi e prestiti a favore dell’IIT ad un anno della nascita. Il MEF non ha ancora risposto. per homepage il testo si ferma qui
- L’interrogazione sulle partite di giro no. 4-07196 del 16 marzo 2017 è nata in seguito all’audizione del presidente IIT, Gabriele Galateri e del direttore scientifico, Roberto Cingolani, in Senato del 26 ottobre 2016. Una richiesta di chiarimento della Sen.ce Cattaneo in merito alle “partite di giro” presenti nei bilanci IIT ha generato prima un carteggio ritenuto non sufficiente a chiarire i conti dell’Ente genovese. La Senatrice si è quindi rivolta al Ministro dell’Economia e delle Finanze chiedendo una spiegazione della destinazione finale di oltre 683 milioni di euro di risorse pubbliche (dati SIOPE), assegnate ad IIT, tra il 2009 e il 2015.
- In seguito a un ulteriore approfondimento sul finanziamento pubblico, non competitivo, per le ricerche dell’IIT è stata depositata una seconda interrogazione, 4-07234 del 22 marzo 2017, al Presidente del Consiglio e al Ministro dell’Economia e delle Finanze. Con questo atto la Senatrice ha chiesto di conoscere il reale costo per lo Stato del “prestito/erogazione” di 100 milioni di euro versato a IIT nel 2004 da Cassa depositi e prestiti, quale finanziamento “aggiuntivo” ai finanziamenti “ordinari”. Gli oneri del prestito sono a totale carico del MEF, quindi dei cittadini. Le risorse pubbliche corrisposte in 14 anni a tale Fondazione di diritto privato sono pari a circa 1,7 miliardi di euro, contando solo i finanziamenti erogati e non quelli già impegnati, che rappresentano il 97 per cento delle entrate dell’Istituto (dati SIOPE 2015).