Alla scadenza della presentazione dei progetti partecipanti al bando Prin 2017, per i quali il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha stanziato la somma record di 400 milioni di euro, la senatrice Cattaneo riassume i progressi fatti nella procedura di selezione e ricorda i passi avanti ancora da fare. (altro…)
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Scavando nel passato ho trovato l’Italia migliore – Da Robinson di Repubblica, 25 marzo 2018
Dopo una visita al Museo della II Guerra Mondiale Fiume Po di Felonica, la senatrice Cattaneo racconta le storie dei volontari che hanno deciso di recuperare pezzi significativi di storia recente, sia nel territorio circostante, sia a migliaia di chilometri di distanza, nella città russa di Kirov, dove in fosse comuni giacciono ancor oggi centinaia, forse migliaia di soldati italiani dati per dispersi. (altro…)
I “caschi blu” al servizio della conoscenza – Da D di Repubblica, 24 marzo 2018
Ahmadreza Djalali, ricercatore in medicina dei disastri, è detenuto nel carcere di Evin, a Teheran, da più di due anni, ed è stato recentemente condannato a morte, nonostante continui a professarsi innocente rispetto alle accuse di spionaggio che il governo iraniano gli muove. La senatrice Cattaneo ne scrive sull’inserto D di Repubblica, facendo una panoramica sugli scienziati imprigionati, uccisi, scomparsi o in pericolo nel mondo. (altro…)
Le ossessioni della politica – Da Repubblica del 28 febbraio 2018
In un commento su Repubblica, la senatrice Cattaneo fa una breve carrellata delle norme europee e (soprattutto) italiane che fermano la ricerca e penalizzano l’agricoltura.
“I germogli di piantine di vite trattate con Crispr per resistere ai patogeni possono evitare di spargere ancora fungicidi a base di metalli pesanti. Sono invece rinchiusi nei laboratori dalle ossessioni di una politica nazionale ed europea che nel 2015 ha consentito che colture ogm autorizzate possano essere vietate dai singoli stati anche in assenza di evidenze scientifiche su eventuali rischi per salute e ambiente. Lo spauracchio degli Ogm e il mito di una natura incontaminata, ha finito col vietare la libertà di studiare, per davvero, in campo aperto come proteggere i nostri prodotti tipici.
In Italia i progetti dei nostri ricercatori pubblici sono chiusi da oltre quindici anni nei cassetti. Si pensi alle mele cisgeniche del Prof. Sansavini, resistenti alla ticchiolatura, un fungo responsabile della più grave malattia delle mele. Nel 2002 il ministero ne vietò la sperimentazione in campo aperto con l’unico esito di regalare a Olanda e Svizzera lo sviluppo di questa strategia.
Il professor Eddo Rugini, dell’Università della Tuscia, nel 2012, è stato obbligato a mettere al rogo, letteralmente, 30 anni di conoscenza: bruciate le sue piante di kiwi, di ciliegio, ma anche di ulivi geneticamente modificati per resistere a parassiti o tollerare la siccità. Tutte piante ora regalate agli USA. Il prof. Francesco Sala, scomparso nel 2011, genetista della Statale di Milano, non potendo sperimentare in campo in Italia, sviluppò pioppi resistenti che riuscì a coltivare, ma in Cina su migliaia di ettari.
Vent’anni fa i ricercatori avevano trovato i geni capaci di rendere il pomodoro San Marzano resistente agli attacchi virali. Il progetto è rimasto nel cassetto, e del nostro pomodoro tipico non vi è ormai più traccia.
Una vera galleria degli orrori, di politiche pubbliche suicide, che da decenni anestetizzano l’innovazione nell’agricoltura italiana e costringono le imprese a decine di trattamenti con insetticidi, all’applicazione di vere calamità ambientali come il “biologico” solfato di rame usato sulle viti, a rinunciare al 50% del mais perché “contaminato”, per poi importarne di tipo Ogm a milioni di tonnellate, insieme alla soia. Negli ultimi 15 anni, pur di non abbandonare politiche illusorie e lontane dai fatti, un governo dopo l’altro si è opposto persino allo “studiare per imparare”. Eppure tra il 1992 e il 2004 abbiamo coltivato in campo aperto decine di piante OGM di pomodoro, melanzana, cicoria, vite, fragola, insalata o mais senza problemi sanitari e ambientali.
La possibilità per superare questa follia passa anche dalle urne, nel saper scegliere chi dimostrerà di voler voltare pagina liberando i ricercatori e gli imprenditori agricoli da regole irragionevoli e contrarie agli interessi del Paese, consentendo, finalmente, lo studio in campo aperto di una ricerca sempre più precisa, utile e matura.”
Quando obbligare è meglio che convincere – Da D di Repubblica, 24 febbraio 2018
Alla fine di una campagna elettorale in cui si sono riaccese le polemiche sull’obbligo vaccinale, la Senatrice Cattaneo ricorda sull’inserto D di Repubblica che i numeri danno ragione a una politica vaccinale basata sull’intervento della legge. (altro…)
La scienza non si ferma, ma serve trasparenza – Da Repubblica del 25 gennaio 2018
Il 24 gennaio 2018, sulla rivista Cell, un gruppo di ricercatori del Chinese Academy of Sciences Institute of Neuroscience di Shanghai pubblica un paper in cui descrive la clonazione di due scimmie con la stessa modalità della pecora Dolly. La senatrice Cattaneo, in un articolo su Repubblica, riflette sulle responsabilità che le nuove scoperte implicano per la comunità scientifica. (altro…)
Un tweet elettorale che gioca con la salute – Da Repubblica dell’11 gennaio 2018
Il 10 gennaio 2018, in piena campagna elettorale, il segretario della Lega twitta dal suo account “Cancelleremo norme Lorenzin. Vaccini sì, obbligo no”. La senatrice Cattaneo, in un commento su Repubblica dell’11 gennaio, spiega perché una simile proposta è pericolosa per la salute di tutti. (altro…)
Caro anno ti scrivo – Da Repubblica del 2 gennaio 2018
Sul primo numero di Repubblica del 2018, molti esperti di scienza e medicina raccontano le conquiste scientifiche realizzate nel 2017 e fanno ipotesi e auspici per l’anno che si apre. La senatrice Cattaneo scrive una lettera all’anno che verrà, ricordando come la scienza spinga sempre più in là la frontiera del possibile. (altro…)