Sul Corriere della Sera del 29 dicembre, Liliana Segre ed Elena Cattaneo, senatrici a vita, incoraggiano i giovani italiani a costruire la propria vita senza paura di fallire, sempre seguendo la bussola dell’etica, della trasparenza e della conoscenza.
Di seguito l’articolo delle due Senatrici a vita.
Non sono molte le cose che ci accomunano. Siamo nate in contesti ed epoche che non potrebbero essere più distanti, l’una cresciuta sopravvivendo alle violenze e all’odio cieco del razzismo e dei totalitarismi, l’altra in anni di libertà e benessere riconquistati. Oggi ricopriamo entrambe la carica di Senatrice a vita, con la consapevolezza che potremmo essere le ultime: nei prossimi mesi, infatti, il Senato sarà impegnato nella discussione della riforma costituzionale che prevede di eliminare tale figura.
In comune abbiamo anche l’aver deciso di dedicare molto del nostro tempo al dialogo con le nuove generazioni, entrando nelle scuole per eventi e iniziative dedicate agli studenti. Abbiamo iniziato a farlo ben prima di essere onorate della nomina del Presidente della Repubblica – ma con lo stesso senso di “disciplina e onore” che deve connotare chiunque svolga funzioni pubbliche – per incontrare i giovani di tutte le età che, passo dopo passo, si trovano a scegliere la strada lungo la quale indirizzare il loro futuro. Lo abbiamo fatto per cercare di trasmettere loro ciò che il nostro vissuto ci ha insegnato, senza omettere le fragilità, gli ostacoli e i fallimenti che ci è capitato di vivere e ricordando, tutte le volte, l’importanza di rialzarsi e di mettere ancora un piede davanti all’altro. Anche quando tutto sembra troppo grande, troppo difficile per essere affrontato, anche quando l’ostacolo sembra insormontabile e l’errore irreparabile.
Quando cominciamo a muoverci nel mondo da giovani adulti, ogni fallimento – piccolo o grande che sia – sembra terribile e definitivo. In Italia, secondo i dati del Ministero dell’Università e della Ricerca, oltre il 7% degli studenti ha abbandonato il proprio corso di studi universitari durante l’anno accademico 2021/2022. È il più alto tasso di abbandono degli ultimi dieci anni. E questi dati non includono chi, per scelta o condizioni economiche, neanche accede agli studi superiori. Sarebbe un errore fermarsi alle statistiche, senza ricordare che dietro ai numeri ci sono giovani vite, passioni, sogni, a volte anche una richiesta di aiuto di cui è necessario prendersi cura cercando di capire cause e motivazioni. Quanti tra quei giovani hanno interrotto un percorso o un progetto precedentemente scelto per sé stessi perché si sono sentiti inadeguati? Quanti hanno vissuto la scelta di abbandonare gli studi come un fallimento?
La rinuncia a un corso di studi è solo un esempio delle difficoltà in cui un giovane può imbattersi nel suo percorso di crescita. Incontrare gli studenti, parlare con loro, ascoltarli, per entrambe ha sempre significato anche preparare ragazze e ragazzi a fare i conti con ciò che li avrebbe aspettati una volta usciti dall’ambito scolastico. L’enorme benessere di cui, grazie al sacrificio di altri prima di noi, possiamo godere oggi crediamo possa aver portato molti (non solo giovani e giovanissimi) a illudersi che tutto, anche la realizzazione di noi stessi e dei nostri sogni, sarebbe stato a portata di mano: veloce da ottenere come un ordine fatto online, immediato come la reazione a un post sui social network. Si è persa così la consapevolezza che la vita non sia fatta solo di risultati da ottenere e di traguardi da tagliare, ma anche del percorso, della fatica oltre che del tempo necessario per arrivarci, che non è un intermezzo, ma va vissuto pienamente, come parte integrante (e anzi prevalente) dell’esistenza di chiunque. Pensare che la strada sarà sempre libera e dritta e che gli ostacoli e le cadute siano dovuti a una nostra inadeguatezza di fondo è un’illusione. Errori e fallimenti non sono solo possibili ma ricorrenti, naturali, spesso inevitabili. Colpevolizzarci, chiuderci in noi stessi quando qualcosa non va come avremmo voluto non porterà a nulla. Il mondo è talmente vasto da essere imprevedibile; è talmente più grande di noi da offrire innumerevoli possibilità.
Perciò – è il messaggio che non ci stancheremo mai di dare – ragazzi, permettetevi di sbagliare e fate tesoro degli errori da cui imparare, senza perdere di vista il vostro obiettivo, sempre rispettando chi vi è accanto. Un fallimento non comporta necessariamente la rinuncia a un sogno perché la delusione si può trasformare in nuovi stimoli e nuove idee. Mettete alla prova il vostro entusiasmo, siate sfrontati se necessario, lasciatevi trascinare da ciò che vi appassiona. Non rinunciate a lottare per quello in cui credete. E, soprattutto, datevi tempo, compiendo ogni passo con pazienza, onestà e trasparenza, conquistando ogni traguardo mettendo in gioco tutte le vostre forze. Non cercate la prevaricazione, ma coltivate l’ascolto, l’inclusione e il rispetto per ogni donna e ogni uomo che incontrerete. Non nascondetevi dietro l’indifferenza, che è l’anticamera della violenza, ma reagite all’ingiustizia di cui siete testimoni – voi stessi potete essere l’innesco del cambiamento che desiderate. Fatevi forti delle vostre idee e ogni volta che le sentirete pronte fate in modo che possano entrare nella vita pubblica del Paese per contribuire a far crescere il nostro vivere civile e la nostra democrazia. E studiate, sempre. Anche per chi non può, per chi non ha potuto farlo in passato o, da adulto, pensa di non essere più in grado. La conoscenza è libertà e la libertà, da conquistare e riaffermare ogni giorno, è ciò che vi permetterà di fare della vostra vita una fantastica avventura.
Elena Cattaneo e Liliana Segre, Senatrici a vita